Avevo aspettative molto alte su Marrakech. Avevo letto diversi racconti di viaggio, visto foto e cercato ogni tipo di informazione su cosa vedere e fare nei nostri 3 giorni nella capitale culturale del Marocco. Ero preparata alla città, ai suoi rumori, odori e al suo via vai, ma non ero preparata alle continue e persistenti richieste di soldi, alle indicazioni chieste per strada e in alcuni casi date in modo da farci perdere e ai quasi inseguimenti di guide improvvisate.
Marrakech è una città molto bella, ricca di storia e di cultura. Per goderla appieno qualche suggerimento prima di partire:
- Se potete non arrivate a Marrakech in tarda serata. L’impatto potrebbe essere troppo “strong”.
- Alloggiate in un Riad cioè in una delle tipiche abitazioni marocchine; valutate anche l’opzione di un alloggio subito fuori dalla Medina per avere un pizzico di tranquillità in più e la comodità di poterci arrivare con un taxi.
- Se esplorate la medina con fare troppo “turistico”, troverete diversa gente che vi chiede soldi in cambio di qualunque cosa (indicazioni, trasporto valigie). Continuate a fare le vostre cose e non dategli assolutamente retta. Prima o poi si stancheranno e andranno via.
- Se volete visitare la medina accompagnati affidatevi a una guida ufficiale. Chiedete al vostro hotel che sicuramente saprà darvi indicazioni.
- Il Marocco è un Paese musulmano. Evitate di chiedere bevande alcoliche nei ristoranti: non vi verranno servite!
- Se avete in mente di fare una notte nel deserto, diversi tour operator offrono pacchetti con partenza da Marrakech. Il nostro consiglio è di organizzarlo autonomamente con auto a noleggio per godere appieno non solo della magia del deserto ma anche del viaggio.
Cosa vedere
La Medina è un dedalo di stradine come nelle altre città imperiali marocchine. Forse meno complicata di quella di Fez, ma è comunque difficile orientarsi senza una guida. Non si può andar via da Marrakech senza aver esplorato almeno un po’ la medina e i suoi mercati, ma tutte le meraviglie di Marrakech le abbiamo però trovate al di fuori del quartiere antico:
Giardini Majorelle
Se siete a Marrakech non potete perdevi la visita a questo giardino incantato acquistato nel 1980 dal famoso stilista francese Yves Saint Laurent. Il blu cobalto delle pareti domina i giardini lussureggianti che ospitano più di 200 diverse tipologie di piante. Buono anche il ristorante all’interno che offre cibi marocchini rivisitati in chiave occidentale. La fila è solitamente piuttosto lunga all’ingresso; per questo probabilmente conviene andare nel primo pomeriggio per incontrare meno gruppi di visite guidate. Il biglietto d’ingresso al giardino (70 dirham) è acquistabile anche on-line, ma solo da tour operator e non sul sito ufficiale dei giardini. Con 30 dirham in più è possibile accedere anche al museo al’interno dei giardini.
Palazzo Bahia
Situato all’interno del quartiere ebraico, nel sud della città, il Palazzo Bahia è un Riad (tipica abitazione marocchina) che al suo interno nasconde delle meraviglie. Quello che colpisce sono i colorati mosaici, gli immensi cortili e i legni intagliati e intarsiati. Tra il labirinto di stanze (ben 160) merita una sosta di qualche minuto il famoso Harem delle Concubine dove tra fontane, marmi e stucchi venivano ospitate le 24 concubine del sultano. Costo del biglietto d’ingresso più che accettabile: 10 dirham (1€ circa).
Palazzo El Badi
Tra i posti che più mi hanno affascinato a Marrakech ci sono le rovine di quello che è stato uno dei palazzi più “incomparabili” (El badi letteralmente significa incomparabile) di Marrakech. Entrate, sedetevi sugli enormi gradini del palazzo e immaginate la magnificenza del posto. Si tratta dei resti di una struttura che alla sua origine aveva 360 stanze un cortile lungo 135 m e largo 110 e una piscina lunga 90 m e larga 20, riccamente decorate con marmi italiani e grandi quantità d’oro, importato dall’Africa subsahariana. Ai nostri giorni ospita i nidi di diverse cicogne che proprio qui vengono a depositare le uova. Se avete tempo non dimenticate di fare un salto sulla terrazza da dove si può ammirare una bella vista di Marrakech. Anche qui prezzo d’ingresso di 10 dirham.
Piazza Jemaa El-Fna
Il simbolo del Marocco, l’anima di Marrakech. Il nostro primo impatto con la piazza non era stato così spettacolare. Avevamo sbagliato orario. Alle 9 di mattina la piazza sta ancora dormendo, ma noi non lo sapevamo. Non contenti di quello che avevamo visto, decidiamo di tornare in tarda serata per gustarci il famoso tramonto rosso fuoco. Ed eccola là la famosa Piazza Jemaa El Fna: musica, maghi e cantastorie la rendono un teatro a cielo aperto. Peccato per i numerosi incantatori di cobra e addestratori di scimmie che rendono tutto poco romantico. Noi, per questione di etica e rispetto per gli animali abbiamo deciso di non avvicinarci, ma tanti erano i turisti che si divertivano a portare a spasso delle povere scimmiette tenute al guinzaglio.
Tombe dei Saaditi
Attraverso un via angusta e stretta (veniva utilizzata come passaggio segreto) si giunge in un palazzo dai muri alti che all’interno nasconde le meravigliose tombe degli sceriffi, i discendenti del Profeta Maometto. Il sito è piccolo e la visita, al costo di 10 dirham, è molto breve, ma merita assolutamente ammirare la sontuosissima stanza delle dodici colonne.
Ensamble artisanal
L’ideale per un po’ di shopping alternativo al caotico souk della Medina. Un’area dedicata a diverse botteghe di artigiani non lontana dalla piazza centrale Jemaa El-Fna, ma decisamente più tranquilla. C’è anche un bar se avete voglia di prendervi una pausa.
Quartiere ebraico
Perdetevi tra i vicoli del quartiere ebraico, tra palazzo Bahia e palazzo El Badi, rinunciando alle guide improvvisate che vi daranno indicazioni e vi “perseguiteranno” un po’, comunque in maniera innocua, nella speranza di racimolare qualche dirham. Andate quindi alla ricerca della sinagoga, del tipico cimitero ebraico, e del suggestivo mercato delle spezie.
Dove mangiare
NOMAD (1 Derb Aarjane)
Il posto colpisce per la cura dei particolari e per la bellissima vista sulla piazza. Il cibo è marocchino e di conseguenza piuttosto speziato. Prezzi nella media occidentale.
CAFE DES EPICES (75 Derb Rahba Lakdima, proprio di fronte al Nomad)
È un locale strutturato su tre piani. Molto accogliente e ben arredato, colpisce anche questo per la vista sulla piazza dove si vendono cappelli, borse e qualunque oggetto in paglia. Anche qua la cucina è marocchina anche se è rivista in chiave occidentale e i prezzi sono in linea con la media occidentale;
CHEZ BRAHIM (38 Derb Dabachi)
Decisamente meno rinomato dei precedenti due, più semplice negli allestimenti, ma sicuramente più economico e di qualità sorprendente.
4 Comments
ilsorrisodeibaciblog
Settembre 4, 2018 at 3:34 pmQuando leggo di viaggi così concentrati, mi rallegro: si può fare! Grazie per le dritte!
Lost in destination
Settembre 8, 2018 at 11:08 pmIo AMO Marrakech!
Ci siamo stati già due volte ma, nel mio futuro, mi vedo pensionata (se mai avrò una pensione) ad abitare là nella zona europea.
Il fascino della città lo percepisco anche da lontano… i colori, i sapori, i profumi, la confusione…
E’ vero, a volte è un po’ “faticosa” ma è talmente esotica che le perdono tutto.
Le tue foto mi piacciono tantissimo…
Elena
Intrippando
Settembre 9, 2018 at 1:28 amGrazie!! 🙂
Vero, l’impatto può essere forte (per noi lo è stato), ma è indubbiamente affascinante…
ciliegina
Luglio 7, 2020 at 10:54 pmBruttissima esperienza! Non penso di ritornarci anche se c’è ancora molto da vedere