Spiaggia bianchissima di Lombok
Indonesia

Lombok, cosa vedere e le spiagge più belle

Se state pianificando un viaggio in Indonesia e più precisamente a Bali, ritagliatevi qualche giorno per fare un salto nella vicinissima Lombok. Vista anche la semplicità nel raggiungerla, l’isola di Lombok merita senza dubbio una visita. Dimenticate il traffico e il caos che caratterizza i centri più turistici di Bali e immergetevi nella natura incontaminata, nelle bianchissime spiagge di Lombok e nelle sue antiche tradizioni. Ad un paio d’ore di navigazione o se preferite ad una trentina di minuti di volo da Bali, Lombok è prima di tutto un salto indietro nel tempo, di 100 anni o forse più. A parte la zona a sud nei dintorni di Kuta, e quella di Senggigi, nella parte ovest, vicino al porto che la collega a Bali, per il resto Lombok è un alternarsi di campi, risaie e villaggi quasi primitivi, dove si vive solo di agricoltura e allevamento e dove la natura, per fortuna, non è ancora stata violentata dall’uomo.

Campo destinato all'allevamento nel sud di Lombok

Lombok è a maggioranza musulmana e questo risalta immediatamente agli occhi viste le abitudini e i costumi completamente diversi da quelli, tipici della religione induista, di Bali. E risalta anche alle orecchie date le tipiche chiamate musulmane per le preghiere 5 volte al giorno, notte compresa. Ma anche a Lombok ci sono induisti e le religioni convivono in maniera assolutamente pacifica, tanto che addirittura alcuni templi sono condivisi.

Collegamenti Bali-Lombok

Le possibilità sono due: nave e aereo. L’aereo è senza dubbio il mezzo più comodo. In appena mezz’ora arriverete da Denpasar (aeroporto situato a sud di Bali, vicino alle zone più turistiche) a Lombok, il cui aeroporto si trova nella parte sud dell’isola, non lontano da Kuta. La compagnia di bandiera Garuda è affidabilissima e i prezzi sono molto contenuti (ci sono voli anche a 20€). La fast boat parte invece da Padangbai per arrivare al porto di Senggigi: i costi sono vicini a quelli degli aerei ma il tempo di viaggio è sensibilmente superiore (circa 2 ore e mezza, in funzione anche della tratta della nave, che ha piccole variazioni a seconda della compagnia). Tenete ben presente anche il tempo necessario per raggiungere porto o aeroporto o il vostro hotel all’arrivo. Spostarsi a Lombok e soprattutto a Bali può richiedere tempi molto lunghi anche per distanze apparentemente brevi.

La zona di Kuta

Questa è la zona, non lontana dall’aeroporto, che sta crescendo più velocemente e dove è forte il contrasto tra quello che è oggi, un susseguirsi di villaggi, warum e cottages tra strade perlopiù dissestate, e quello che probabilmente sarà tra qualche anno visto i grossi resort in costruzione a ridosso della spiaggia. Ed è soprattutto la zona delle spiagge più belle dell’isola, dove il bianco della sabbia si fonde con le mille incredibili sfumature dell’azzurro del mare. Potrete tranquillamente spostarvi da una all’altra noleggiando un motorino per pochissimi euro al giorno. Tenete presente che ad ogni spiaggia c’è una piccola “tassa” da pagare per parcheggiare il vostro scooter a dei ragazzi che vi accoglieranno all’ingresso, ma il prezzo è abbordabilissimo: 10000 rupie, circa 60 centesimi.  Ecco una carrellata delle spiagge più belle:

A ovest di kuta

Selong Belanak: è una spiaggia stupenda, molto ampia, con sabbia bianchissima e finissima. È adatta ai bagnanti ed anche ai surfisti principianti viste le onde piuttosto gestibili. Quindi, se non lo avete mai fatto, armatevi di buona volontà e seguite una lezione di surf per pochi euro (anche qui c’è da trattare sul prezzo): questo è il posto giusto! L’unico problema è che la sabbia è così fine da rendere invisibile il fondo. Proprio sulla spiaggia inoltre c’è un ottimo ristorante dove poter mangiare pesce che più fresco non si può con una decina d’euro a persona.

La spiaggia di Selong Belanak a Lombok

Ristorante di pesce sulla spiaggia di Selong Belanak

Mawi: il paradiso dei surfisti. Qui le onde sono certamente più adatte alle tavole che ai nuotatori. La strada per arrivarci è un po’ dissestata, ma questo a Lombok è ordinaria amministrazione.

Mawun: è una spiaggia stretta tra due promontori, il che fa sì che il mare sia generalmente molto calmo. Qui non ci sono surfisti e troverete disponibilità di ombrelloni per una tranquilla giornata di relax.

Spiaggia di Mawun a Lombok

A est di Kuta

Tanjung Aan: spiaggia molto bella con sabbia bianchissima e fine. Generalmente non è molto affollata quindi non è difficile trovare libera una delle capannine in bambù messe gratuitamente a disposizione dei bagnanti. Sulla spiaggia c’è una stupenda altalena in legno con vista sull’oceano.

Altalena sulla spiaggia di Tanjung Aan a Lombok

Pink Beach: la “spiaggia rosa” si trova un po’ più lontano da Kuta (circa un paio d’ore d’auto), nella parte sud-orientale di Lombok. In alternativa all’auto, si può raggiungere anche via mare dal porto di Tanjung Luar. Si tratta di una spiaggia molto tranquilla, un piccolo paradiso, che nelle prime ore della mattina, assume un’affascinante colorazione rosa.

Se avete voglia di visitare un tipico villaggio sesak, l’antica misteriosa etnia che vive ancora a Lombok, a nord di Kuta (raggiungibile anche in scooter) troverete il villaggio Sesak Sade. Sì, è un po’ turistico, ma assolutamente autentico. Vi accoglieranno delle guide locali che vi chiederanno un contributo per accompagnarvi tra le strade del villaggio, ma in fondo non è che una delle poche entrate che hanno queste comunità che sono completamente indipendenti e autosufficienti. E molto chiuse: ai componenti si concede la libertà di uscire dalla comunità, ma questo accade molto raramente. Chi ci vive è contento così e, per quello che abbiamo capito, non c’è alcuna voglia o esigenza di uscirne per conoscere altre zone dell’isola o del mondo o, ancor meno, instaurare relazioni sentimentali con persone esterne. Potrete comprare i loro prodotti tipici ed entrare nelle loro case fatte di bambù e sterco di mucca con tetti in paglia che ogni 3 anni vengono interamente sostituiti.

La zona di Senggigi

Ci spostiamo nella parte ovest dell’isola, quella di fronte a Bali e forse per questo la zona più “avanzata”. Al porto di Senggigi arrivano le speed boat da Bali e di conseguenza tutto attorno è un proliferare di resort e hotel, ma non abbastanza da offuscare completamente la bellezza della natura. Poco più a nord della capitale Mataram, quella di Senggigi è una delle zone più movimentate e trafficate dell’isola, ma le spiagge da queste parti sono molto meno belle che in altre zone. Anche la cittadina non offre molto se non il tempio hindu di Batu Bolong, che sorge su un costone di roccia in riva al mare.

Tempio di Bato Bolong di Lombok al tramonto

Quello che di buono ha Senggigi è la posizione: collegatissima a Bali e alle vicinissime isole Gili, è una tappa quasi obbligatoria. E può essere anche un ottimo punto di partenza per escursioni nel nord dell’isola. Chi ha un po’ di tempo può tentare la scalata al vulcano Rinjani. In alternativa in un paio d’ore sarete alle cascate di Sendang Gile, nel nord dell’isola, dove è possibile anche fare il bagno nelle fredde acque delle cascate. Il vostro hotel potrà certamente procurarvi un driver, che a sua volta si accorderà con una guida locale che vi accompagnerà fino alle cascate. L’intera escursione costa intorno a 40€. Il percorso da fare a piedi per arrivare è semplice e piuttosto breve, quindi adatto a tutti. Ma lungo il tragitto evitate di fare merenda: qualche scimmia tutt’altro che amichevole potrebbe saltarvi addosso!

cascate Sendang Gile a Lombok

Il nostro piccolo e agilissimo cicerone Tin, dopo la visita alla cascate, ci ha aperto le porte di casa sua offrendoci il Nasi Goreng, piatto tipico indonesiano, preparato amorevolmente dalla moglie. Alle spalle della loro umilissima casetta, ci hanno fatto trovare un tavolino all’aperto con vista sulla giungla. Chiacchierando con Tin ci ha raccontato che negli ultimi giorni era stato poco bene e ha accettato come un dono preziosissimo un’aspirina che ci ritrovavamo nello zaino. Quasi imbarazzati dalla loro ospitalità e dal rispetto nei nostri confronti, ci siamo rimessi in auto per rientrare a Senggigi.

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